lunedì 13 Maggio 2024
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    L’Economia nelle Seconde Prove dell’Esame di Stato (a cura dei prof. Roberto Cariani e Fabio Banderali)

    Nel seguito viene proposta un’analisi delle tracce di Seconda Prova relative alla disciplina economia; si tratta delle prove assegnate nei LES e negli ITE.

    SECONDA PROVA LES (a cura del Prof. Roberto Cariani)

    Link alla seconda prova del LES

    https://www.istruzione.it/esame_di_stato/202223/Licei/Ordinaria/A003_ORD23.pdf

    Analisi della traccia

    Al candidato viene richiesto di riflettere sulle implicazioni della globalizzazione, mettendo a confronto quelle che vengono definite posizioni contrastanti degli economisti e analizzando i benefici e i rischi derivanti dal fenomeno per l’economia e la società. Il titolo della traccia rappresenta di fatto la guida per il suo sviluppo. Sono messi a disposizione un documento tratto da una pubblicazione di Stiglitz, economista premio nobel per l’economia, che, dopo aver accennato alla posizione eccessivamente ottimista degli economisti sulla capacità dei mercati di autoregolamentarsi, mette in luce come spesso i sostenitori della globalizzazione confondono il fine con i mezzi. Il secondo testo, tratto da un interessante pubblicazione di Dalla Porta e Rossi, spinge lo studente ad affrontare il tema della globalizzazione in una dimensione che non si restringe alla sola economia, ma che allarga lo sguardo ad alcuni temi sociali. I documenti, comunque, rappresentano degli spunti, ma i contenuti chiave per lo sviluppo delle tematiche si trovano all’interno dei programmi e dei progetti sviluppati dalle scuole nei programmi non solo di diritto ed economia, ma anche di scienze umane, confermando come il valore del liceo economico sta proprio nel suo carattere multidisciplinare e attento ad una osservazione dei fenomeni complessi della contemporaneità.

    Una notazione interessante è che la tematica proposta ha trovato una sua anticipazione nel concorso per le scuole collegato al Festival Internazionale dell’economia di Torino dal titolo Ripensare la globalizzazione, svolta nella seconda parte di quest’anno scolastico. Da questo punto di vista, gli studenti che hanno utilizzato i materiali proposti dal concorso si sono sicuramente trovati in una posizione di vantaggio nello sviluppo della prova.

    Il testo, infine, andrebbe sviluppato in modo chiaro e sintetico, evitando di essere generici e supportando la riflessione con richiami ai documenti allegati, ma anche ad esempi, casi concreti e teorie economiche e sociali con la citazione degli autori.

    Suggerimenti per lo svolgimento

    Nell’affrontare il tema proposto è opportuno in premessa fornire una definizione di globalizzazione, richiamando eventualmente le principali posizioni degli economisti che mettono in luce gli aspetti positivi o negativi. Potrebbero inoltre essere richiamati anche i presupposti storici del fenomeno, come la fine della Guerra Fredda, i settori che si sono sviluppati con la terza e quarta rivoluzione industriale, l’evoluzione dei trasporti e delle comunicazioni.

    In questo senso il richiamo al testo di Stiglitz è molto utile, in quanto fa emergere come le posizioni ottimistiche sui vantaggi della globalizzazione derivano da chi sostiene che i mercati presentano condizioni sempre efficienti e vantaggi per il benessere economico delle popolazioni. A questo fine possono essere richiamate le teorie economiche neoclassiche e i loro autori, ma anche le analisi degli economisti che hanno sostenuto gli effetti della diffusione del modello capitalistico e della modernizzazione nel resto del mondo. 

    La riflessione sui benefici economici potrebbe concentrare l’attenzione relativamente alla riduzione dei costi per la produzione per le imprese, potendo queste ultime sfruttare al meglio le economie di scala derivanti dall’operare in mercati globalizzati, con riflessi positivi per i consumatori. Altri aspetti da affrontare, richiamando il testo di Della Posta e Rossi, sono le possibilità per i Paesi con economie meno sviluppate di richiamare capitali.  Come pure il fatto che l’espansione delle pratiche commerciali può incentivare investimenti in infrastrutture (ad esempio collegamenti stradali, aerei, marittimi, ecc..). Infine, ma non per ultimo, lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e comunicazione, che hanno messo in rete le imprese di diverse parti del mondo, favorendo la diffusione e la condivisione delle idee e dell’innovazione.

    Per quanto riguarda i benefici sociali, potrebbe essere richiamato l’effetto su fenomeni quali l’analfabetismo, l’incremento della durata della vita media, ma anche la potenziale diffusione delle politiche sociali e dei diritti civili. Non andrebbero inoltre scordate le opportunità offerte dalla globalizzazione, ad esempio la connessione delle realtà locali al contesto globale che potrebbe risolvere con successo non solo problemi economici, ma anche ambientali (gli accordi e le collaborazioni tra Stati sul tema dei cambiamenti climatici) oppure la lotta alla povertà e le azioni che possono permettere di gestire con maggiore efficacia il fenomeno delle migrazioni (anche quest’ultimo uno spunto offerto dal testo di Dalla Porta e Rossi).

    Relativamente ai rischi e agli impatti negativi che il fenomeno ha messo in evidenza, è utile il richiamo ai contenuti che gli studenti del liceo economico-sociale affrontano sia nel programma di economia che in quello di scienze umane. Da questo punto di vista possono essere affrontate le tematiche quali quello dello sviluppo ineguale, della distribuzione della ricchezza non equa, il mantenimento delle condizioni di povertà. Le questioni connesse alle migrazioni, in questo caso, potrebbero essere citate come uno degli effetti di una globalizzazione senza regole.

    Si potrebbero anche portare esempi e casi concreti, che possono derivare dal patrimonio delle esperienze in ambito PCTO o oggetto di progetti interdisciplinari, ad esempio legate agli effetti negativi della presenza delle multinazionali e il tema della dipendenza economica dei paesi più deboli, la diffusione senza regole di prodotti e tecnologie in società e culture che non ne erano dipendenti, il rischio di avere mercati del lavoro poco qualificati, a basso costo e con pochi diritti nei Paesi più poveri. Dal punto di vista sociale il fatto che la globalizzazione rischia di incrementare il senso di insicurezza, mettendo in pericolo valori consolidati nelle relazioni sociali.

    Per le conclusioni è utile utilizzare le parti finali dei due documenti messi a disposizione. L’affermazione di Stiglitz sul fatto che il fine della globalizzazione è un mezzo per raggiungere un benessere collettivo e che i benefici, se effettivamente sono presenti, vanno condivisi. Quindi vanno spiegate le modalità attraverso le quali va realizzata questa condivisione: un mercato globale etico, misure di politica economica e sociale attraverso il ruolo deli Stati, la condivisione globale dei vantaggi derivanti delle innovazioni che la globalizzazione ha contribuito a creare.

    SECONDA PROVA ITE (a cura del Prof. Fabio Banderali)

    Link al testo della seconda prova dell’AFM (Amministrazione Finanza Marketing)

    https://www.istruzione.it/esame_di_stato/202223/Istituti%20tecnici/Ordinaria/A050_ORD23.pdf

    La seconda prova degli Istituti Tecnici economici, ovvero AFM, RIM, SIA e Turismo, ha avuto per oggetto Economia Aziendale, rinominata Discipline Turistiche Aziendali nel Turismo. 

    Nell’AFM e nelle sue due articolazioni la prova ha proposto, come da aspettative, la redazione di un bilancio con i dati a scelta. La struttura tradizionale della prova, sia nella parte obbligatoria, che nella parte dei punti a scelta (analisi di bilancio finanziaria e patrimoniale, riclassificazione dei prospetti di Stato Patrimoniale e Conto Economico, Contabilità Analitica, Smobilizzo Crediti, Budget) ha messo gli studenti in una situazione ottimale per affrontare l’Esame in modo sereno e mostrare le competenze acquisite durante i cinque anni di Istituto Tecnico.

    Di particolare interesse il contesto aziendale che viene presentato per la prova AFM: per la prima volta la rendicontazione sociale entra in seconda prova. La traccia infatti fa riferimento a un’impresa che ha avviato iniziative in ambito di principi ESG (Environmental Social Governance) al fine di migliorare la reputazione, rafforzare l’immagine aziendale e mostrarsi consapevole e responsabile nei confronti dell’ambiente, e che pertanto ha deciso, pur non essendo obbligata, di integrare la Relazione sulla gestione di cui all’art. 2428 del c.c. con una sezione separata contenente la Dichiarazione non finanziaria. Nella traccia, che riporta uno stralcio di Relazione sulla gestione, tali principi ESG vengono collegati nelle diverse iniziative intraprese dall’azienda: investimenti al fine di garantire una sana alimentazione e il risparmio delle risorse idriche, acquisto responsabile e filiere corte, produzione responsabile e packaging riciclabile, inclusione e parità di genere.

    Seppure la maggior parte di queste iniziative non introduce vincoli alla redazione del bilancio con i dati a scelta, è senz’altro un segnalo positivo la scelta del Ministero di introdurre la sostenibilità come driver strategico di impresa in una Seconda Prova d’Esame di Stato.

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