Pubblicati sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito a https://www.miur.gov.it/web/guest/-/iscrizioni-il-55-63-per-i-licei-trend-in-crescita-per-istituti-tecnici-e-professionali-br-filiera-4-2-valditara-interesse-significativo-delle-famiglie i dati delle iscrizioni alle prime classi delle Scuole secondarie per l’anno scolastico 2024/2025. Il dato più significativo è che quest’anno si interrompe la galoppata della licealizzazione nelle secondarie di secondo grado, calano infatti gli iscritti ai licei di quasi un punto e mezzo percentuale, a vantaggio degli Istituti tecnici (+0,76%) e dei Professionali (+0,62%). Gli studi di carattere economico (ITE + LES) sono scelti da circa il 16% dei giovani italiani, con un leggero aumento del Liceo Economico Sociale che sfiora il 4%, mentre gli Istituti Tecnici Economici crescono dello 0,75% superando il 12%. Negli ultimi due anni i corsi legati all’economia hanno visto crescere i propri studenti di oltre il 2,5%. Le regioni con un maggior numero di iscritti ai LES sono nell’ordine Lombardia, Molise, Piemonte, Veneto, Abruzzo. Resta una forte differenza territoriale nella scelta dei corsi con al centro l’economia. Nel triangolo Veneto, Lombardia, Emilia Romagna gli iscritti a ITE + LES sono attorno al 20% degli studenti, nelle regioni di Sud, Isole e Centro al contrario la percentuale dei giovani “economisti” supera di poco il 10%.
Discorso a parte per il Liceo del Made in Italy: ha avuto solo 375 (trecentosettantacinque) iscritti in tutta Italia, lo 0,08%! il ritardo e la confusione sulla sua nascita hanno prodotto un risultato prevedibile. Un momento di approfondita riflessione su questo liceo appare sempre più indispensabile.