Le idee degli economisti e dei filosofi politici, così quelle giuste come quelle sbagliate, sono più potenti di quanto comunemente si creda. In realtà il mondo è governato da poche cose all’infuori di quelle. Gli uomini della pratica, i quali si credono affatto liberi da ogni influenza intellettuale, sono spesso schiavi di qualche economista defunto (John M. Keynes). Questo libro si occupa di teoria economica da un particolare punto di vista: prende in considerazione gli autori che hanno vinto il premio Nobel per l’economia, presumendo che la gran parte di essi abbiano rappresentato la punta di diamante dell’indagine economica.
In questo volume l’autore ha tentato di fornire un quadro dello “stato dell’arte”: ne risulta un affresco che mette in evidenza la continuità nel dibattito teorico, ma al tempo stesso le rotture che lo hanno caratterizzato.