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Editoriale

Cari docenti riprendiamo con oggi la pubblicazione della newsletter, con l’impegno, al tempo stesso gravoso e stimolante, di contribuire a informare i lettori sullo stato dell’arte che interessa le discipline che insegniamo: l’Economia politica, il Diritto, l’Economia aziendale. La ripresa della pubblicazione regolare della newsletter, peraltro mai del tutto sospesa, fa seguito alla ristrutturazione del sito di AEEE-Italia che si presenta rinnovato nella veste grafica e nei contenuti. Un sito agile, di facile navigazione e che, auspichiamo, possa diventare col tempo un punto di riferimento e di confronto su importanti temi legati alle nostre discipline.
Complice, forse, la non ancora definitiva collocazione del Diritto e dell’Economia politica nel panorama scolastico italiano, molti sono i capitoli su cui AEEE-Italia è attivamente impegnata.
Il nuovo sito ha visto la luce il 9 luglio, giorno in cui in diverse città, tra queste Parigi, Washington e Roma, sono stati rilasciati i risultati della prima indagine OCSE-PISA sulla financial literacy, che, nel 2012, ha coinvolto i quindicenni di 18 Paesi dell’area OCSE e non. Numerosi sono i contributi ospitati sul sito.
In questo numero troverete anche il documento La Buona Scuola del governo Renzi accompagnato da una nota di AEEE-Italia nella quale si sottolinea la rinnovata attenzione da parte del Ministero verso la rilevanza che discipline quali Economia politica e Diritto possono avere nella formazione degli studenti.
Per quanto riguarda invece le attività più vicine all’associazione, proponiamo alcuni interventi sul meeting di AEEE, che quest’anno si è svolto ad Aix en Provence, dove, in una tre giorni molto intensa e partecipata, si è parlato di come insegnare l’economia a fronte della crisi dell’Europa: Teaching Economics in a Europe in Crisis era il titolo della conferenza, e il piano di formazione di AEEE-Italia per il 1° quadrimestre dell’anno scolastico.
In attesa di approfondire, nei numeri successivi, aspetti riguardanti altri capitoli (dal CLIL al Liceo economico Sociale al Concorso EconoMia), non ci rimane che augurarvi una buona lettura.

Bruno Demasi

Pubblicato in Archivio